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Tiella – Uno scrigno di sapori

Molto raramente mi sono soffermato a pensare e riflettere su quale fosse la differenza tra mangiare e gustare perché vi è una profonda ed abissale differenza tra queste due parole che possono sembrare molto simili ma, se le analizziamo con attenzione, vogliono dire qualcosa di completamente differente.
 
Se pensate che possa risultare noiosa l’analisi semantica di questi due apparentemente sinonimi recatevi dall’amico Daniele Biagioni e chiedete della sua ultima creazione.
 
Lui vi spiegherà lo studio, la sperimentazione, la ricerca che si nasconde dietro la sapiente scelta di ogni ingrediente, la grammatura, la consistenza finanche il taglio, che risultano armoniosamente legati tra di loro in un rapporto di amore come novelli sposi che traguardano il loro rapporto … non una fine ma l’inizio di un viaggio, di un’esperienza, di un rapporto fisico e metafisico.
 
Tutto ciò si traduce e prende forma nel continuo lavoro di Daniele che riesce a donarci la possibilità di effettuare questo percorso sensoriale grazie alla sua storia e alla sua esperienza nonostante la giovane età.
 
 
Questa volta la pastella morbida, dorata, croccante diviene un vero e proprio scrigno che racchiude un tesoro di sapori delicati ed al contempo ricercati, frutto di una scelta tra materie prime di altissima qualità come il “vero” gambero di Mazara del Vallo, un tempo pescato e scartato durante le battute di pesca, oggi tra i crostacei più pregiati e ricercati per via della superiorità della sua carne soda, il sapore ben definito con note leggermente dolci ed il profumo di mare.
 
 
Se pensate che sia tutto qui vi comunico fin da subito che vi state sbagliando perché insieme al re dei crostacei non può mancare il nostro italico “Oro Verde”, l’appellativo con il quale è conosciuto in tutto il mondo il Pistacchio verde di Bronte D.O.P. (ho scritto proprio D.O.P.), un piccolo frutto aromatico dal colore smeraldo, raccolto ai piedi dell’Etna, che richiede una lavorazione attenta e delicata ed il cui gusto tende molto al dolce senza necessitare di salatura.
 
Il Re dei Crostacei chiaramente poteva essere legato solamente ad un altro membro dell’aristocrazia del gusto: il Mango! Conosciuto come il Re dei frutti esotici e simbolo di divinità nelle antiche credenze indiane.
 
Qui Daniele è stato categorico: “Stefano ho inserito il Mango puro”.
 
Difatti questo frutto è ideale da consumare in purezza per godere in pieno oltre che del suo dolce gusto anche delle sue importanti proprietà nutrizionali.
 
Ma tra questi Re non poteva mancare la Regina della cucina mediterranea ad unire, legare, mantenere ed equilibrare l’aspetto, il gusto e la consistenza di questi ingredienti così delicati e ricercati, profondamente diversi tra di loro, ma uniti con le giuste e studiate proporzioni. E badate bene, non stiamo parlando di quel volgare formaggiaccio industriale spacciato per mozzarella che diviene immediatamente informe e gommoso, troverete una pasta delicata, morbida e filante ne troppo salata ne troppo sciapa ma perfetta.
 
Normalmente l’abbinamento del vino giusto per crostacei come gamberi e granchi deve tener conto della loro tipica nota dolce. Per questo un buon vino bianco può essere la soluzione migliore, specialmente se floreale e non fruttato, quindi sufficientemente tenue da non sovrastare il sapore delicato dei crostacei qui accompagnati dai pistacchi e dal mango. Un Friulano può essere il vino giusto, con quella sua eleganza innata e i caratteristici sentori di fiori di campo e camomilla.
 
Ma qui ci troviamo invero davanti ad una frittura e l’accompagnamento ideale con i gamberi sono sicuramente le bollicine, pertanto un Extra Brut a base di Pinot Nero, solitamente di buona struttura e con una freschezza spiccata è il compagno giusto per questo viaggio appassionante.
 
Ed ora non avventatevi su di lei come infernali ed avide fiere dantesche ma consumatela con rispetto, saggezza e parsimonia gustando ogni piccolo morso, intervallandolo con il vostro calice di vino, per apprezzarla con tutti i vostri sensi e migliorarne l’esperienza.
 
Non cercatelo in giro per la città perché potete trovarlo solamente da Tiella.
 

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